venerdì 20 aprile 2007

parto

Bè ma io lo faccio per voi. Per voi, non per me.
Lo faccio in modo tale possiate avere il tempo di leggervi tutte le parole con cui ho inondato questo aprile bloggistico.
Così da darvi il tempo di assaporare l'infinita saggezza della quale ho fatto dono al mondo e contribuire con i vostri commenti affinchè questa saggezza fermenti e lieviti a dismisura, ostruendo anche l'entrata di questo blog.
Io lo faccio per voi. Non è che mi interessi fuggire, vedere posti nuovi, riposarmi, scrivere in tranquillità, conoscere persone nuove, guidare per ore, mangiare leccornie, non avere vincoli e altre pinzillacchere del genere. Come potrebbe tutto ciò esercitare del fascino sul sottoscritto?
No, io lo faccio solo per voi. Per avere un pò di materiale nuovo da condividere e smettere di ammorbarvi con i soliti deliri.

espiato

Ho espiato. Ad occhio e croce dovrei aver espiato i miei peccati. Un post al giorno per una settimana: dovremmo esserci.
Ora si che mi sento più libero, più leggero; anche più divertito se penso alle facce di quelli che si son sorbiti un delirio al giorno per una settimana.
Non che i dubbi siano passati. E' stato anche piacevole costringersi ad aggiornare il sito, però mi chiedevo cosa sarà dei peccati che ho commesso mentre espiavo i miei peccati.
Cioè, io ho dovuto scrivere un post al giorno perchè ho confessato di aver trascurato il blog, ma se mentre mi impegnavo sulla penitenza avessi commesso qualche altra mancanza? Per esempio la mancanza di qualsivoglia immagine per ognuno dei post giornalieri...
Forse dovrei riconfessarmi e sottopormi di nuovo al giusto castigo, o forse aspettare un pò e ripresentarmi all'inginocchiatoio con la sporta piena, o forse bandire un concorso per scegliere un nuovo confessore di blog diverso da me stesso...

giovedì 19 aprile 2007

ping-pong

Battuta, lifatata, angolata, corta. Ping. Dritto di emergenza dentro il campo e corpo che torna centrale, in attesa. Pong. Rovescio lifato, palla dalla parte opposta del campo, passo indietro. Ping. Dritto potente e centrale, rimbalzo lungo. Pong. Colpo smorzato, rovescio centrale, sotto rete. Ping. Addome sul tavolo, racchetta più sotto che sopra, palla altrettanto corta. Pong. Dritto lento sul lato più corto, allo spigolo. Ping. Dritto potente e chiuso con forza, troppo chiuso. Net.

mercoledì 18 aprile 2007

una giornataccia

Deve essere Plutone in trigono con Marte che è in asse con Giove che attende l'arrivo di Ulisse che si è fermato a giocare a Briscola con Prometeo mentre la Luna ruota su se stessa per nascondere i crateri come si fa coi brufoli e per questo le maree si alzano, i morali si abbassano e la borsa chiude zero a zero.
Deve essere il grande carro che ha preso su dei passaggeri e sorpassa il carrettino creando una congiunzione tra Venere e Pompei e una preposizione articolata tra Saturno e la regina Elisabetta che gli ha fregato tutti gli anelli come era scritto nelle stelle dalla mano sinistra di Maradona.
E non è ancora finita.

martedì 17 aprile 2007

la linea sottile della follia

Mi piace pensare che tu mi pensi come ti penso io, che il tempo all'apparenza infinito che ci vedrà divisi sia l'espressione del tutto che ci lega e che divisi noi non siamo stati mai.

lunedì 16 aprile 2007

io ho più sonno di tutti

Io sono debole. Sono proprio debole. Quando ho sonno, io ho più sonno di tutti. La mente si adagia su un soffice letto di ovatta e da lì prova a contiuare il suo lavoro, ma affonda e affonda e tutto riesce peggio. Non è che riesco a pensare che la maggior parte delle persone dormono meno di me e sono più attive. No, io ho più sonno di tutti e devo dormire. Devo dormire perchè devo essere sempre in condizione di rendere al massimo. Devo essere in condizione di rendere al massimo perchè sennò non mi diverto. Devo divertirmi perchè altrimenti non saprei dare un senso alla vita. Devo dare un senso alla vita perchè in caso contrario tanto varrebbe... Ecco, devo dormire perchè quando ho sonno divento troppo fragile e pessimista.

domenica 15 aprile 2007

sale, pepe e altre spezie

Stavolta è finita. Non l'ho mai pensato con tanta sicurezza. Anche se, naturalmente, questa mattina lo pensavo con più forza di questa sera.
C'è l'aneddoto del caffè.
DaI terzo giorno, quando le energie sono ormai solo sprazzi e ricordi di vite che sembrano lontane, il caffè è il momento in cui tutto ti si chiarisce.
E' mattina presto, presto che il freddo della notte ancora aleggia su quel giorno di fine estate e il vero dormire è un'ipotesi che non sperimenti da giorni e ancora sarà così.
Le gambe dure di scale scendono il risvegliarsi di voci ancora sopportabili che barcollano e latitano in preparativi confusi. Ne avranno ancora per un pò, si pensa scendendo in cucina con la felpa sul mento e le guance coperte dalle lenti scure.
E quando un sorriso ti accoglie e ti mette in mano il caffè, pensi che il mondo abbia ancora colori e il calore che dalle mani strette al bicchiere si spande al petto.
L'aria densa di freddo sveglia il cielo che comincia ad aprirsi d'azzurro e i primi passi si avvicinano. All'inizio son silenzi, son baci e abbracci e il tempo ancora passa sul momento più bello.
Poi tutto trascende, inizia e quindi finisce e anche il caffè che ancora oscilla tra le mani capisce che il primo problema sta per bussare ai tuoi occhi.

sabato 14 aprile 2007

le parole più belle

Allora? Che ne pensate? Vi piace? Non è fantastica la mia nuova tastiera? Non scrive molto più bello? Non trovate che le lettere e le parole si compongano in maniera più armoniosa? Non sembra anche a voi che non abbia mi scritto così bene? (e anche così lentamente visto che con questi tasti di forma diversa non mi ritrovo per niente)
Dovreste vederla: lucida, altera, spaziale... Sembra il Millenium Falcon e io il suo Ciubecca alla guida. C'è scritto anche sulla scatola: è atterrata da me col preciso intento di rapirmi e portarmi lontano, per scrivere insieme a lei le parole più belle.

venerdì 13 aprile 2007

graffiti

Inizio la mia penitenza, tornando a scrivere sul blog libero da ogni ansia. Si, quei pensieri per cui cerchi l'idea, l'ispirazione, la foto, il pezzo che meriti di essere postato. Riprendo a scrivere senza brutte copie e infinite riletture, ricercando lo spirito che in quella famosa sera diede vita al blog: così, un pò per caso. E finche dura, si sa, farà verdura.
Potrei dilungarmi sui benifici che offre la verdura, oppure sulle polpette che sto testè mangiando; ma non lo farò.
Parlerò invece di graffiti. Già da un pò mi frulla in testa un'idea balenata durante una doccia di qualche tempo fa (chi mi conosce un minimo sa che le mie migliori idee le partorisco in bagno). Pensavo di far diventare il blog la mia grotta. Si, la grotta in cui mi rinchiudo e vivo la maggior parte della mia vita; e i post possono diventare i graffiti sul muro che forse spariranno domani o forse resisteranno alle ere glaciali; e poi appunti sparsi, fogli, pensieri, immagini: tutto un caos di cose, così com'è in realtà nella mia stanza, nella mia testa, nella mia pancia, nella mia grotta.

giovedì 12 aprile 2007

un post al giorno

Vai figliolo e cerca di non peccare più.
Per penitenza scrivi un post al giorno per una settimana.
Spero che questo ti aiuti a tornare sulla retta via.

ho peccato

Perdonate i miei peccati.
Ho peccato prima di Pasqua e anche subito dopo.
Non aggiorno il blog da tanto, troppo tempo.
Ho peccato perchè l'ho trascurato, perchè quando mi chiamava non rispondevo, quando cercava di svegliarmi la notte mi giravo dall'altra parte e quando mi faceva avvertire da qualcun'altro lo prendevo in giro.
Non è che non lo amo più ma ho anch'io bisogno dei miei spazi! Non posso stare sempre con lui e dirgli sempre tutto! Ma io lo penso, lo penso come la prima volta!
E lui dov'è quando io ho bisogno di lui?
So di avere peccato e la cosa peggiore è che non sono sicuro di riuscire a non farlo più.