Io son tornato. Non l’ho detto ufficialmente ma son tornato. Era semplice accorgersene. Produttivo, rilassato; le ferie fanno stare bene ma velocizzano i tempi in cui si tornerà a star male e acuiscono il dolore, anzi no, acuiscono lo sconforto che si ha perché si prova dolore.
E la svolta rock è una donna ma anche no. E’ un sorriso coinvolgente, talmente intenso da far venir le bolle. E’ l’incontro che non ti aspetti e le vacanze mai terminate.
Io son tornato ma non ci sono già più.
Carina Parma; morbida, familiare e sorprendente quando cominci a conoscerla. Certo la fase della conoscenza è un po’ delicata. E’ sempre un po’ delicata.
Ma ben vengano le fasi delicate, quelle in cui la testa deve essere sempre al massimo, concentrata a solcare i giorni per inciderli con quel nostro inconfondibile sapore.
E la svolta rock è il vento nei capelli appena tagliati, il sole che sgomita con le nuvole e tu non le vedi perché c’è luce oggi, sempre meno di quanta ce ne sarà domani. E’ il cane che tira e il braccio non soffre, non sente, impegnato com’è a dar emozionata mostra di se.
I viaggi non mancheranno più. Si deve partire per esserci davvero, si deve partire per ritornare. Anche per scrivere si deve partire, per scovare le parole nascoste tra le pietre di altre città e sfumare di odori diversi i propri racconti.
La svolta rock è il sogno che d’improvviso ritorna incurante dell’ora. Che sia di panna lo sai ma non temi si sciolga, lo gusti e ci provi finché sta da te.
E la svolta rock è una donna ma anche no. E’ un sorriso coinvolgente, talmente intenso da far venir le bolle. E’ l’incontro che non ti aspetti e le vacanze mai terminate.
Io son tornato ma non ci sono già più.
Carina Parma; morbida, familiare e sorprendente quando cominci a conoscerla. Certo la fase della conoscenza è un po’ delicata. E’ sempre un po’ delicata.
Ma ben vengano le fasi delicate, quelle in cui la testa deve essere sempre al massimo, concentrata a solcare i giorni per inciderli con quel nostro inconfondibile sapore.
E la svolta rock è il vento nei capelli appena tagliati, il sole che sgomita con le nuvole e tu non le vedi perché c’è luce oggi, sempre meno di quanta ce ne sarà domani. E’ il cane che tira e il braccio non soffre, non sente, impegnato com’è a dar emozionata mostra di se.
I viaggi non mancheranno più. Si deve partire per esserci davvero, si deve partire per ritornare. Anche per scrivere si deve partire, per scovare le parole nascoste tra le pietre di altre città e sfumare di odori diversi i propri racconti.
La svolta rock è il sogno che d’improvviso ritorna incurante dell’ora. Che sia di panna lo sai ma non temi si sciolga, lo gusti e ci provi finché sta da te.
1 commento:
Ma guarda che eri tornato ce ne eravamo accorti tutti... soprattutto io.
E' estremamente improbabile non notarti.
Si Parma è carina, ma ancora di più quando fanno il caffè freddo vero? :-))
s.
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