Guardami, guardami adesso e dimmi cosa vedi. Cosa c’è sul mio viso, sul mio collo, le più piccole percezioni, i più leggeri mutamenti. Il sospiro di un pensiero sottopelle, la cute screpolata, i peli tremanti. Guarda, non aver paura. Dimmi cosa leggi sul mio corpo, perché le parole non sanno spiegare ciò che questo vuole confidare. Le grinze di un qualche organo tra lo stomaco e il petto, il languore della saliva sulle pareti della gola, le dita sulla tastiera incerte e frenetiche. Respiro, respiro a fondo. Ancora una volta. Guardami e leggimi, meglio di così non so dirtelo.
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1 commento:
sei un pezzo di merda, la tastiera usala in altro modo!
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