venerdì 7 dicembre 2007

soltanto una storia d’amore fantasy vol.1

Sembra impossibile. Le visioni di un vecchio che non distingue la realtà dall’immaginazione. Odio gli sguardi compassionevoli e anche quelli rapiti dei bambini. Non è un gioco perdio! E’ solamente quello che è successo: i meri fatti istante dopo istante! Morirei per dimostrarlo. Mi squarcerei le braccia per fissare con l’ultimo sangue la verità della mia storia. Non temo di morire; davvero non potrei temerlo più dopo quella mattina nella mia stanza.
Il tavolo era lo stesso delle lunghe notti di studio, con il legno scuro mangiato dalle matite con cui mi piaceva inciderlo. La carta la migliore che fossi riuscito a trovare, sembrava assemblata di fiori secchi grigi e rosa. La penna una delle mie preferite, leggera e scorrevole, d’inchiostro nero lucido. Passai la mano sinistra a sfiorare il foglio, come per aprire il sipario dei miei pensieri; poi tuffai la destra ad imprimerli.
“Caro amore,
o forse non vuoi più che ti chiami così.
Da quel giorno dentro me c’è una selva intricata, spazzata da venti gelidi. Il sole si è spento, soffocato da grovigli di rami ritorti su cui passeggiano animali senza volto. Senza volto, perchè se non è il tuo, nessun volto ha ragione di essere.”

Avrei dovuto fermarmi qui. Avrei dovuto avvertire la brezza cristallina che mi attraversava il collo e il fruscio di versi estranei che l’accompagnava. Avrei dovuto alzare lo sguardo sospettoso dal foglio, invece che cedere all’impulsività della mia dannata mano, smaniosa di fissare le emozioni che l’attraversavano.
“Una terribile bestia è dietro di me. Ringhia di furore, sbava saliva densa come i nostri momenti più belli. Vuole avermi, sbranarmi; conosce il mio sapore e si sazierà soltanto nutrendosene.
Ho bisogno di te. Senza te non ho speranze. Ma tu non ci sei; e con te il mio futuro.”
Mi bloccai su un sordo latrato che giungeva dalle mie spalle. Un umido rumore impastava il roco verso, tramutandolo in rantolo affannato che gelava il sangue e il palato. Anche la penna tremava, trascinando nei suoi sussulti la mano che la stringeva.
Alzai lo sguardo su una foresta vergine nata dove poco prima si ergeva il muro della stanza. Il cuore si fermò a gocce, nebbia gelata prese possesso della fronte.
Mi voltai forzando il collo rigido e chiusi subito gli occhi alla vista di quell’ispido pelo verde. Quando li riaprii, la visione della belva non era svanita. Grande come un orso e con lunghe zanne sfoderate, in breve sarebbe stata più reale che mai: stava per saltarmi addosso.
Appallottolai il foglio e lo infilai nella tasca della giacca insieme alla penna, poi scappai via.
Abbandonai il tavolo e la sedia alla macchia che li aveva inghiottiti e fuggii più veloce che potevo.
Saltavo radici, schivavo foglie grandi come aquiloni, urtavo rami flebili e tronchi spezzati. Mi era sempre dietro, correva troppo veloce. Calpestavo funghi e muffa, strattonavo rovi, spostavo liane coi pugni serrati. Le quattro zampe pelose galoppavano sempre più vicine. Scansavo alberi e arbusti, saltavo rocce, schizzi d’acqua mi bagnavano i capelli, una sagoma comparve al mio fianco, intrecciò le dita alle mie, scivolammo nel fango insieme. La fiera ci era ormai addosso, col suo puzzo di addio. Correvamo fiori, era una donna, travolgevamo insetti, non potevo voltarmi ma ne avvertivo la sagoma scura, superavamo pozzanghere, ossa, vermi. Il mostro, il mostro ci desiderava. Colori a stento si imprimevano nello sguardo, i suoi capelli frustavano il viso, l’incalzante ritmo dei piedi martellava a terra, quel profumo di donna sfumava coi tanti che lasciavamo alle spalle. Balzava feroce dietro di noi, alla distanza d’una lingua di bava. Il fiato mancava, ormai mancava, con uno strattone del braccio fuso al suo mi trascinò nel fogliame e poi si lasciò cadere. Nel buio precipitai con lei.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Meravigliosissimissimo!!!! :)
anche se.... in perfetto stile "Lost" ci lasci col fiato sospeso in trepidante attesa della prossima puntata! uff...

Daniele ha detto...

Non c'è niente da fare: le parole agli scrittori e le immagini ai grafici!
Devo dire che Ila legge benissimo le emozioni e riesce altrettanto bene a renderle colori. O almeno secondo me è così, quindi: sei stata ingaggiata!
Sei l'illustratrice ufficiale di "soltanto una storia d'amore fantasy"!
Nel complimentarmi per il nuovo ruolo e per il bel lavoro svolto con il "vol.1", mi auguro che questa collaborazione risulti sempre più proficua, così da non deludere gli esigenti lettori del blog! :)

Daniele

Anonimo ha detto...

Sono onoratissima! Davvero...
anche xchè nn pensavo di averti convinto sul serio!!!!

TI ADOROOOOO...

ahah.... adesso io leggerò "soltanto una storia d'amore fantasy Vol. 2" in anteprima! :)

Anonimo ha detto...

Ho trovato per caso il tuo post di settembre, che parlava di mattoni e intonaco, e molto altro. Mi sono permessa di inserire il riferimento, trovandolo in linea con le mie riflessioni attuali. Spero di non essere stata inopportuna.
Ciao e grazie.
m.