martedì 7 settembre 2010

25-26 Settembre 2010: CIAMPINOGIOCA! II edizione

Se ci trovassimo al cinema, a questo punto sentireste diffondersi per la sala una musica epica, i bassi vi farebbero tremare la poltrona mentre una voce che sembra provenire dal centro della terra inizierebbe a scandire “25 e 26 Settembre 2010, prendendosi un tempo lunghissimo tra un parola e l’altra. Sullo schermo schegge di immagini si alternerebbero impazzite, lasciando che la musica cresca d’intensità, che diventi incalzante, smaniosa, finché al culmine, pervasi dall’impressione che tutto stia per esplodere, la voce tornerebbe a scavare dentro ad ognuno con un’unica parola: “CIAMPINOGIOCA!”. Poi buio, e silenzio, per lasciare agli spettatori l’appagante sensazione che tutto sia compiuto.

Davanti a un pc, con le sole parole di un articolo dalla nostra parte, non possiamo stupirvi con effetti speciali, eppure confidiamo che non siano necessari. Speriamo che l’intensità con cui vogliamo presentare la seconda edizione di CIAMPINOGIOCA! arrivi ugualmente forte. Perché CIAMPINOGIOCA! è stata la prima attività organizzata direttamente da TDG Roma, perché lo scorso anno è andata talmente bene da meritare gli apprezzamenti del comune e la riconferma, perché l’esperienza umana alla base dell’organizzazione di questo evento è impareggiabile; ma soprattutto perché crescere significa migliorarsi e per il suo primo anno TDG Roma vuole regalarsi una convention ancora migliore della precedente.

Organizzata in collaborazione con gli impareggiabili ragazzi dell’ACT, CIAMPINOGIOCA! offrirà due intense giornate ludiche completamente gratuite! Spazio ludoteca con oltre 150 giochi, volontari per le spiegazioni, tornei nazionali di “Stone Age”, “Agricola” e “Tinner’s Trail”, tavoli dimostrativi e la possibilità di acquistare giochi allo stand di GiocoFollia. Tutto, tutto è possibile con l’aiuto dei goblin, tanti goblin, frotte di goblin, fin quando è possibile contarli. Una marea verde che si propone per l’area prestito, che gira tra i tavoli per le spiegazioni e li occupa per giocare, che continua a ridere, a coinvolgere, a ubriacarsi di buonumore, a divertirsi, a divertirsi e divertire. Perdonate l’euforia, ma il sogno di CIAMPINOGIOCA! 2010 è già iniziato…

Vi aspettiamo.

TDG Roma

CIAMPINOGIOCA!

Sala Convegni

viale del Lavoro, 59 – Ciampino

Sabato 25: 10:00/24:00

Domenica 26: 10:00/20:00

martedì 4 maggio 2010

minatori contro: Tinners’ Trail


Un passo indietro, Cornovaglia, inizio del diciannovesimo secolo. Terra, nient’altro che terra, in profondità che accorcia il respiro, che fa sentire il peso d’altra terra sopra la testa e il sudore, di paura, di fatica.

Ogni giornata uguale all’altra, il buio ancora in cielo quando ci si incammina, una lunga processione, piedi e passi di cui si perde facilmente il conto, nessuna fatica ancora, è la strada, tinners’ trail, è la strada per la miniera, la strada per iniziare a lavorare.

E’ l’odore che guida i passi, l’odore della terra che sprona la mente, che combatte la fatica. Il luccichio sporco dello stagno e del rame, un miraggio di ricchezza, un’idea di progresso che prevale su ogni taglio delle mani, perché la vita passa una volta sola e bisogna andarle dietro fintanto che si sente chiamare.

Minatori contro. Contro le frane, il fango, l’acqua, l’acqua fin oltre le ginocchia. Minatori contro le rocce più dure, contro l’aria rarefatta, contro i picconi che induriscono le dita, contro un’esistenza anonima. Minatori contro altri minatori, contro i metalli nascosti troppo bene, contro gli investimenti sbagliati, minatori contro il tempo, contro il tempo che non basta mai, contro il tempo che dovrà alla fine dargli ragione.

domenica 21 febbraio 2010

"La bottega delle spade" ed. Albatros

il mio primo romanzo

Poco più di quattro anni. Poco più di quattro anni fa “la bottega delle spade” scelse di essere scritta da me. Dopo poco più di quattro anni “la bottega delle spade” diventa carta, inchiostro, odore, pagine, virgole, copertina, carta, carta, carta. E se penso di poterla toccare, quando penso che la potrò toccare, quella scelta continua a commuovermi.
Ho scritto un romanzo. Forse non un capolavoro, forse non un libro che occuperà ogni biblioteca, forse non delle righe che verranno citate per i secoli a venire, eppure l’ho scritto. E’ nato, è nato da me, è nato come volevo che nascesse ed ora, ogni volta che lo guardo, non so frenare l’emozione.
Emozione vera, per quel che se ne voglia credere. Emozione che crea le lacrime e le lascia aggrappate alle ciglia, che sorride e non chiude gli occhi finché non bruciano e soltanto in quel momento permette alle gocce di felicità di levigare gli zigomi. E ride, ride, ride perché non c’è altro da fare.
E da fare non c’è altro. C’è da attendere, da lasciarlo camminare, da sperare che cresca, che possa prendere il suo tempo e il suo spazio. Accompagnarlo, ormai solo accompagnarlo. E guardarlo da lontano. E amarlo come l’ho sempre amato. E ricordarmi le circostanze in cui ogni singolo brano è stato impresso dalla mia mano.