martedì 6 maggio 2014


Io che credevo d’uccider draghi in un’altra vita devo invece essere stato un disonesto. Aver perseguitato i tuoi antenati in ogni modo, minacciati, derubati, torturati senza tregua. E’ dal dolore che sei nata e nell’inconsapevole dolore tu ritorni. Certo ho fatto anch’io qualcosa per ingaggiare una battaglia truculenta, ma nel silenzio, in quel silenzio, su quel silenzio il mio cuore si è spezzato. Ora sei tu che uccidi draghi con la spada e l’avventura è solo un passo un po’ più in là. Oltre la carcassa di questo drago ormai inerme che s’immaginava paladino di libertà.

venerdì 28 marzo 2014

Se il cervello controlla le mammelle
siamo tutti allattati alla ragione
ed il cuore è un muscolo ignorante
come il pisello s'espande e si contrae.

Se ad ogni sonno corrispondono dei sogni
brucerei tutte d'un tratto le coperte
e nel freddo definire ciò che è vero
con gli occhi ben aperti su di te.

Se gli errori fanno parte della vita
i debitori sono angeli di morte
allontana il tuo sorriso accomodante
o sarà l'ultima cosa che farai.