martedì 6 marzo 2007

la fiducia

Fiducia, anni di cazzate, e d’amicizia ci si sazia, di corrimano sotto il culo, di pizza il pomeriggio, fiducia, e il tempo rotola, che cresce e cresce, che si spezza, e poi torna, vena d’oro mai esaurita, fiducia, strato di crema, nell’amore che d’amore si fida, di sesso che sempre più sesso chiede, per ogni coppia che si cerca, per ogni coppia che sia coppia, e se fiducia si rifugge, s’annega di timore, che di fiducia anche si muore. E di fede, più forte, più cieca, dolore se perduta, voragine di parole, e tutti dentro, pozione insapore, nel Paese aggrappato, fiducia, nel Paese aggrappato, ci si chiede fiducia, a cosa, a chi, nel Paese aggrappato, ognuno più lo sa, forse sesso che sempre più sesso chiede, tra uomini e uomini, nel Paese aggrappato, a uomini e uomini. Fiducia, e sette lettere, per sesso che altro sesso più non chiede, cinque lettere, nel Paese aggrappato, non ricorda fiducia, e non ricorda gli albori, e gli amori, gli occhiali bagnati, e i sorrisi spontanei, con le mani nelle mani, di parole in parole, di fiducia s’abusa, di parole in parole, e i responsabili non ci sono, responsabili non ce ne sono, responsabili ormai più ci sono.

Nessun commento: