giovedì 4 aprile 2013

la morte ti fa bella

La morte ti fa bella
quel languido pallore
intenerisce il cuore
che batta oppure no.

La morte ti fa bella
l’etereo tuo fulgore
è un rigido rigore
verso l’al di là.

Abbagliantemente. Assuefattamente.

Uscisti di casa vestita di fresco, l’odore del balsamo alla vaniglia si mescolava a quello dei cornetti caldi, confondendo l’appetito. V’era troppa alba perché i miei occhi potessero scorgere di te più che i tacchi delle scarpe consumati da un’unica parte. Le calzavi come fossero pinne da tip tap e con eguale eleganza superavi ogni genere d’ostacolo d’asfalto.

Entusiastamente. Edottamente.

Fu il fato o il fatto di non aver abbandonato le scarpe al proprio fato che ti fece cadere, come foglia dall’albero cade sollecitata da escremento di gabbiano. Baciasti la strada nel medesimo istante d’un autobus irruente e la foga dell’incontro ti lasciò sdraiata a terra più morta che morente. Solo allora potei guardare oltre la tua schiena ed innamorarmi dell'algido tuo viso.

Sognantemente. Salvificamente.

La morte ti fa bella
la folla ad acclamare
il vitreo tuo guardare
proprio su di me.

La morte ti fa bella
mi chino per baciare
le labbra tue ignare
fintanto che si può.

1 commento:

Anonimo ha detto...

In questi giorni di "studio " intenso con 2 gg di lavoro arretrato ....mi sono persa nel sentimento di morte che non capisco e più di tutto non condivido, non è colpa mia , non me lo hanno insegnato. Ho provato a dare un senso ma non ne ho trovato , il mio attaccamento alla vita non mi permette di capire quindi mi son trovata a vagare nei pensieri più disparati e nei silenzi assordanti di domande mai saziate ....Ma poi per sbaglio una frase... mi ha fatto pensare , del resto la mia penna fatica a trovar parole degne, quindi ecco che ne prendo in prestito .... Parole di vita che muore per rinascere .....
" E venne il giorno in cui il rischio di rimanere in un bocciolo divenne più doloroso del rischio di sbocciare. "
A. Nin

A presto
Anonima