venerdì 14 settembre 2007

sciogli le scarpe e cadi

Quando le lancette sono gatto che ti insegue, topo affannato e smarrito: sciogli le scarpe e cadi.
Senza curarti di risa e sguardi triangolari, di girotondi di suole sporche: sciogli le scarpe e cadi.
Rialzati con la calma delle maree, e con la loro noncuranza lasciati libero da nodi. Per cadere ancora.
Non temere di morire livido, temi di non accorgertene e fuggi questo rischio, con le scarpe sciolte, e cadi.
Non devi spiegare le stringhe al vento, devi spiegare le parole non scelte e quelle non dette perché eri ancora in piedi.
Sciogli le scarpe e cadi. E cadi e ancora cadi. Cammina con i lacci fra i passi e lasciati rischiare, lasciati cadere.
Sciogli le scarpe e cadi, di sassi e sorrisi, respiri, rugiada e sudore, di baci e ricordi, di notti insonni dormite a forza.
Il giorno è in piedi, ed ogni frammento di sole e di luna. Se cerchi le stelle, però, allora sciogli le scarpe e cadi.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

purtroppo nella vita occorre cadere tante volte prima di trovare le stelle.... lo sai!

p.s. (certo, che se hai un gatto nero tra i piedi è facile che cadi anche se c'hai le scarpe allacciate! a me succede!)
HE HE HE.... SCUSA.... HO DOVUTO SCRIVERLO! ;)
tvb

Anonimo ha detto...

cugino che ci importa di cadere...il problema non è la caduta...è l'atterraggio..

Anonimo ha detto...

...cadere e vedere le stelle?...

...maaa, proprio come gatto silvestro?...

...a me non è ancora capitato mai...

...eppure il periodo degli anfibi senza lacci l'ho passato da un pezzo....???

(...li conservo ancora però, in caso di mio rinsavimento o della mia definitiva follia...)

'nzea dalle tende a luce rossa...