martedì 8 gennaio 2008

lettera dallo scrigno

E così vieni e vai, d’una folata. E tutta la tua vita è di nuovo sparita. Ti ho aspettato, ti ho creduto, perso e ritrovato. Quando ho vinto, se ho vinto, è perché ti ho pensato.
D’uno scrigno son geloso, d’uno scrigno non so fare a meno. E’ tenere fra le mani la tua vita, per un sogno intero. Ho leccato le parole, le loro combinazioni. Le ho mangiate, digerite, a stento conservate. Quel che non ho fatto mai è lasciarle sperdute.
Nel tuo scrigno sono un uomo ancora senza volto. Io ti leggo, ti rileggo, ancora senza volto. E’ un barlume, una luce, solo in un momento. Sono io, torno uomo, con il tuo volto.
Quella linea è labile, il taglio d’una pagina. Camminarci sopra fa venire la vertigine. E la folle consapevolezza di volere cadere. A destra, a sinistra, nella carta e nel cuore.
Mi rifugio dove so e dove anche te sai. Se cercarci vorremmo potremmo non lasciarci mai. Troppi passi si son persi tra foreste sempre nuove. Ritrovarci, ritrovarsi, più insieme continuare a cercare.
Nel tuo scrigno ho amato e lo chiudo stretto a chiave. Non c’è magia né magia che mi possa far pentire. Alza il vento, tu che puoi, fallo scorrere ed urlare. Che mi copra quella voce, che nasconda il mio inveire.
Nel tuo scrigno il ricordo vorrei fosse colorato. Delle tinte in cui nel tempo tu mi hai disegnato. Non ho voglia, non ho modo, di sfogarmi per altre strade. Che se è il tuo petto a volerlo, allora placa la sua sete.
In quello scrigno ho pianto e anche disperato. Non avrei saputo mai come sarebbe accaduto. Lo tengo qui, lo tengo stretto. Stringo lo scrigno, mi ferisco e ti aspetto. Ti aspetto là, che tutto è bianco. Ci vediamo là, son tanto stanco.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

non è la mia sete a dover essere placata..la mia sete di te ci sarà sempre, non si placherà mai.. qualunque cosa accada intorno.. tu continuerai ad esserci, sarai sempre presente e anche se con pochi gesti apparentemente inutili ed io stupidamente non mancherò di ricordartelo..
Ps: sarebbe bello se una volta aprissi lo scrigno e non ti sfogassi cn lui ma cn me..

Unknown ha detto...

Ognuno ha il proprio territorio e forse non è giusto invaderlo, attribuendogli qualcosa che sembra avvicinarlo a se stessi, ma non posso evitare di leggerti e avere la sensazione (o la presunzione) di capire, con quel genere di comprensione che non ha bisogno di essere
verificata.
m.

Unknown ha detto...

...anche io comprendo, forse perche' so, forse perche' il nostro e' un vissuto comune.
il vissuto di due amici, di due compagni di viaggio, di due persone che condividono il coraggio e la paura di amare.
come direbbe guccini "la paura ed il coraggio di vivere...la paura ed il coraggio di dire io ho sempre tentato"...
e comprendo perche' con me lo scrigno lo hai aperto sempre, come io sempre ho fatto con te.

perche' ci vuole coerenza e complicita'per condividere uno sfogo. per essere veri, per volersi bene, ma quel bene tangibile e concreto che accompagna lacrime e sorrisi giorno dopo giorno.
impossibile sfogarsi con un anonimo...anche perche' chi ha sete di te, cerca la fonte, non cerca di inquinarla...

la tua amica che come sempre sogna "dietro a frasi di canzoni, dietro a libri ed aquiloni..."
V.

Anonimo ha detto...

cugino, credo che la nostra autenticità è forse l'unica cosa che nessuno ci prenderà mai...ti voglio bene..un abbraccio s.

"..è come il brindisi di un clown..un dolce amaro schiaffo alla realtà.."

Anonimo ha detto...

non è la mia sete a dover essere placata..la mia sete di te ci sarà sempre, non si placherà mai.. qualunque cosa accada intorno.. tu continuerai ad esserci, sarai sempre presente e anche se con pochi gesti apparentemente inutili ed io stupidamente non mancherò di ricordartelo..
Ps: sarebbe bello se una volta aprissi lo scrigno e non ti sfogassi cn lui ma cn me..



é meglio si sfoghi con chi ama e non con chi vive all'ombra degli altri