domenica 13 gennaio 2008

senza paura

Chiedimi come si chiama, ma non aspettarti una risposta. Se una risposta non c’è o se è stata frullata in centinaia di posti distanti. Dove i tetti son tetti e colorati di soli diversi. Chiedimi come si chiama e accetta le mie battute. Si ride sempre, sempre, sempre quando si vuol star bene. Chiedimi come si chiama, chiedimelo. C’era una volta una voglia, a forma di nave, con le vele spiegate e un mozzo sporgente dalla prua. Chiesi chi era il mozzo. Come si permetteva di guardarti lì, di guardare la tua voglia, di sporgersi per vedere oltre. Seppi che ero io il mozzo e che potevo guardare dovunque, perché era dal tuo luogo più segreto che provenivo. E tu ora chiedimelo, chiedimelo senza paura, che ci sarà tempo per rabbrividire. Chiedimi una coperta e la chiamerò coperta. Chiedimi dell’acqua e la chiamerò acqua. Chiedimi una sedia e la chiamerò sedia. Chiedimi il nome di ogni cosa e sarai quella cosa, così come lo sono io. Chiedimi anche come si chiama, chiedilo una volta sola e cerchiamo insieme una risposta.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

cercare la risposta, evitando le troppe domande...sembra facile, ma dopo la prima domanda ne nasce un'altra e poi un'altra e un'altra ancora...e comunque (nel mio caso) non abbiamo ancora dato un nome, non ancora trovato una definizione, ed è passato più di un anno...

Anonimo ha detto...

come si chiama?

Anonimo ha detto...

te lo sto chiedendo..ma nn ricevo risposta..

Anonimo ha detto...

si chiama stronzata bastardi