Carghi di pazienza. Serpentoni di pazienza imbottigliati. Invasioni d’ufo con raggi di pazienza.
Arriverà. Senza un telegramma, senza una telefonata, senza citofonare al portone. Sorpresi con i capelli sporchi, accovacciati sulla tazza, in mutande e canottiera o con la maionese che unge il mento.
C’è chi la chiama Ispirazione, chi la chiama Tempo, chi Fortuna, chi Intuizione. C’è chi la chiama Voglia, chi la chiama Luna e chi la chiama Stella. Chi la chiama Forma, chi la chiama Amore e chi Riccardo. Chi Culo, chi Pazzia, chi Noia, chi Poesia. C’è chi la chiama Sole, chi la chiama Chiara e chi Polpettone. C’è chi la chiama Grinta, chi Sesso, chi Daniele e chi Maria. C’è chi la chiama Necessità, chi la chiama Mamma, chi Papà. C’è chi la chiama Valentina, chi Luca, chi Futuro. C’è chi la chiama Io, chi Pallone, chi Gesù. C’è chi crede di chiamarla Danilo e invece la chiama Lucio. C’è chi non pensa proprio di chiamarla e chi non sa neanche che esiste. C’è chi la chiama Tristezza, chi Carbonara, chi Tiramisù. C’è chi la chiama Godot, chi Genio, chi Per Sempre, chi Mai Più. C’è chi la chiama Talento, chi la chiama Stasera, chi Finalmente e chi Perché. C’è chi ancora la chiama Elisa, c’è chi la chiama Oberon e chi la chiama Cane.
Io le ho preparato il letto, qui accanto a me. Con qualunque nome si presenti, spero si fermi a lungo. E' nelle sue mani la frequenza con cui questo blog verrà aggiornato e, nelle sue mani, è il tempo che attenderanno le bianche pagine che mi spettano.
Arriverà. Senza un telegramma, senza una telefonata, senza citofonare al portone. Sorpresi con i capelli sporchi, accovacciati sulla tazza, in mutande e canottiera o con la maionese che unge il mento.
C’è chi la chiama Ispirazione, chi la chiama Tempo, chi Fortuna, chi Intuizione. C’è chi la chiama Voglia, chi la chiama Luna e chi la chiama Stella. Chi la chiama Forma, chi la chiama Amore e chi Riccardo. Chi Culo, chi Pazzia, chi Noia, chi Poesia. C’è chi la chiama Sole, chi la chiama Chiara e chi Polpettone. C’è chi la chiama Grinta, chi Sesso, chi Daniele e chi Maria. C’è chi la chiama Necessità, chi la chiama Mamma, chi Papà. C’è chi la chiama Valentina, chi Luca, chi Futuro. C’è chi la chiama Io, chi Pallone, chi Gesù. C’è chi crede di chiamarla Danilo e invece la chiama Lucio. C’è chi non pensa proprio di chiamarla e chi non sa neanche che esiste. C’è chi la chiama Tristezza, chi Carbonara, chi Tiramisù. C’è chi la chiama Godot, chi Genio, chi Per Sempre, chi Mai Più. C’è chi la chiama Talento, chi la chiama Stasera, chi Finalmente e chi Perché. C’è chi ancora la chiama Elisa, c’è chi la chiama Oberon e chi la chiama Cane.
Io le ho preparato il letto, qui accanto a me. Con qualunque nome si presenti, spero si fermi a lungo. E' nelle sue mani la frequenza con cui questo blog verrà aggiornato e, nelle sue mani, è il tempo che attenderanno le bianche pagine che mi spettano.
3 commenti:
io la chiamo amore (e x per me ha un nome ben preciso...)
cmq sei grande.... e sono orgogliosa di averti come consigliere e amico!
ila
C'è chi la chiama fiducia.....rispetto.....serenità.
Tutti siamo sempre alla ricerca di un qualcosa di indefinito e a volte non ci accorgiamo che tutto ciò di cui abbiamo bisogno lo possiamo trovare nella vita di tutti i giorni, senza per forza pretendere chissà che.
Basta aspettare! Basta sperare che qualcosa migliori e che questa vita inizi finalmente ad avere un significato!
BASTA!
Viviamo a mano amano che viene con le sue gioie e i suoi dolori, le soddisfazioni e le delusioni......
in assoluto il mio pezzo preferito per tenerezza ed ironia...gran bel mix, complimenti ;)
..ma basta così sennò ti monti la testa!!
:PPPP (che ci sta sempre bene)
'nzea
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